LA NOSTRA STORIA

Questa pagina web è articolata in modo da non perdere l'impronta originale del primo autore, Giorgio Fattovich, che arriva fino a venticinque anni di storia della società; riprende poi la narrazione con la storia dei quatto mandati dell'ex Presidente Tullio Stricca (1999-2011) e continuerà con quella dei successori.

Nel corso della narrazione troverete il termine ONLUS, che ora, giusta le leggi del III Settore, è convertita in ODV (Organizzazione Del Volontariato).

PREFAZIONE di Giorgio Fattovich

Una breve prefazione su questo mio scritto. Si tratta della storia del Circolo nei primi venticinque anni di vita. In verità più che la storia è una cronaca, forse un po' noiosa, nella quale tento di descrivere ciò che è risultato essere il piccolo modesto mattone con il quale lo SWEET HEART ha contribuito allo sviluppo della cardiologia Triestina. Sia questo motivo di orgoglio per tutti quelli che sono stati, sono tuttora e saranno Soci di questo nostro Circolo.

Giorgio Fattovich

 

GENESI

GESTAZIONE

LA NASCITA

LA CULLA - PRIMI PASSI

L'INFANZIA (1980-1983)

LA GIOVINEZZA (1984-1988)

LA SECONDA GIOVINEZZA: QUELLA DELLA MAGGIORE ETÀ (1988-1993)

IL CIRCOLO OGGI: Cl SI AVVIA VERSO L'ETÀ ADULTA (1993-1999)

IL CIRCOLO NEL NUOVO SECOLO: L'ARGENTO DEI VENTICINQUE ANNI (1999-2003)

CONCLUSIONE: SUPERATI I VENTICINQUE ANNI; VERSO IL DOMANI

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I PRESIDENTI

 

Tullio Stricca

QUATTRO MANDATI (1999–2011)

È molto difficile, per me, continuare la storia della Associazione che, in più assemblee mi venne affidata dai Soci, seguendo lo stile impersonale e distaccato dell’ Amico Giorgio che, ha sempre saputo essere obiettivo nei giudizi e pacato nelle discussioni pur fortemente attaccato alla Associazione quale padre fondatore. Aveva la capacità di conforto nelle sofferte decisioni del direttivo e pronto ai consigli, frutto di consolidata saggezza, da me mai disattesi.

Presidenza difficile quella del 1999 tuttavia, dopo un primo momento di scoramento, ho amato profondamente il sodalizio ritrovando nei consiglieri, nei volontari, nei soci delle persone disponibili, affettuose pronte a non pochi sacrifici pur di riuscire negli obiettivi prefissati, un ambiente, per me, completamente differente da quello lavorativo da cui provenivo con il pensionamento anticipato.

Il primo punto di sofferenza era determinato dalla situazione finanziaria. Già nelle relazioni conclusive del 1996 si evidenziavano problemi economici pur in presenza di contributi straordinari per dieci milioni da privati ed un contributo triennale regionale cinquantasei milioni. Situazione che in assenza di altre contribuzioni era peggiorata alla fine del secondo triennio di Silvano Sai. Necessitava una azione immediata che, non poteva ricadere integralmente sugli iscritti. Gli inizi del terzo millennio furono improntati quindi alla ricerca di sostenitori privati e pubblici. Trovammo riscontri nella Fondazione Cassa di Risparmio, nel Consiglio Regionale ed in professionisti. In particolare devo citare il rag. Salvatore Cannone che oltre l'onere della contabilità, bilanci compresi si assunse l'onere dei pagamenti di contributi e tasse arretrati. In quei periodi cercammo di dare svolgimento a tutte le attività istituzionali seppur, con una estrema parsimonia nelle spese. Era volontà comune giungere al venticinquennale con possibilità  economiche sufficienti a far apparire il "Dolce Cuore" per quella realtà importante che era e doveva continuare ad essere. Eravamo riusciti a proporci intensificando le "Giornate del Cuore" ottenendo ausilio dal Comune di Trieste con manifesti e striscioni nelle principali arterie cittadine ma, non poteva bastare, ben rammentando di essere operativi a livello provinciale "invademmo" zone dei Comuni minori con le nostre infermiere aggregate a colleghe di madrelingua slovena.

La forte partecipazione dei consiglieri con idee e progetti portò ad una programmazione basata su obiettivi: risanamento finanziario, organizzazione del 25°, interventi a supporto della cardiologia, interventi in fase riabilitativa, attività assistenziali e ricreative, come la partecipazione a marce non competitive, effettuando gite di carattere storico culturale, il tutto ovviamente, secondo gli schemi fisici, alimentari e psicologici consoni a dei cardiopatici

La scelta progettuale per l' anniversario del 2003 venne rivolta alla cardiopatie infantili e volendo esprimere il massimo, con la fattiva partecipazione della Cardiologia dell'Ospedale infantile "Burlo Garofolo", riuscimmo ad avere a Trieste una cardiopediatra britannica di fama internazionale. Ma non potevamo tralasciare quanto di grande avevamo in tema scientifico e sanitario in città ed in considerazione della sempre dimostrata disponibilità ottenemmo la partecipazione del prof. Camerini e del prof. Sinagra.

Il 25 novembre, nel prestigioso auditorium della Società d'Assicurazioni Lloyd Adriatico con il prof. Camerini come moderatore, il prof. Sinagra trattò il tema "Cardiologia e sua evoluzione: L'Osservatorio di Trieste" mentre la professoressa Jane Sommerville intrattenne i presenti con "Il bambino con cardiopatia congenita diventa adulto: quali problemi". Seguì un ampio dibattito. Da segnalare gli interventi di diversi cardiologi del anatomopatologo prof. Silvestri e dell'allora Assessore regionale alla Sanità.

Avevamo raggiunto il nostro obiettivo, articoli sul Piccolo riportavano nuova notorietà . La Compagnia Assicuratrice oltre aver messo a disposizione tre interpreti simultanee, aver offerto un buffet post conferenza e fatto visitare la riservata "Pinacoteca" Aziendale, partecipò ad un nostro impegno prefissato: la fornitura di un eco-cardiografo ad uso pediatrico ad un Ospedale infantile straniero.

Gli anni successivi oltre a tutte le tradizionali attività con il "Progetto Sweet Heart per gli altri" procedemmo:

Concessione di “Grant” a giovani cardiologi neo specializzati per il sostegno dell’ attività professionale.

Concessione di una Borsa di studio annuale per una cardiologa neo specializzata per l’ attività presso il Servizio Riabilitazione del Cardiopatico.

Assegnazione in comodato di defibrillatori portatili marca Defibtech ad Associazioni ed Comuni minori della Provincia.

Donazione all’Azienda "Ospedali Riuniti“ Servizio riabilitazione del cardiopatico di un particolare "computer" predisposto per agevolare specifici collegamenti in rete, successivamente sempre alla riabilitazione del cardiopatico un proiettore digitale per un’azione illustrativa semplice sia ai medici sia ai riabilitatori.

Donazione all’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico "Burlo Garofolo", della sesta edizione, ultima in ordine di tempo, del Manuale di Cardiopediatria ed ancora: per il Reparto di “Immunopatologia clinica e laboratorio trapianti un saturimetro Nonin Avant 4000 Bluetooth Wi Tech con cavo sensore e sensore articolare a clip pediatrico e per il Reparto di Cardiologia un ECG Cardiogima 12 m con monitor e due kit dinanometri a mano”.

Dal 2005 si da inizio al progetto: "Analisi e terapia delle implicazioni cardiovascolari" Sostenuto e finanziato da Sweet Heart presso il Servizio Riabilitazione del Cardiopatico dell’Ospedale Maggiore di Trieste, viene attuato sotto il controllo del dott. Pierpaolo Gori. È un lavoro d’équipe che prevede la partecipazione di una psicologa, di una psicoterapeuta e di un "counselor" oltre ad un certo numero di volontari ex cardiopatici o con cardiopatie ancora in atto ma, con una lunga esperienza di supporto psicologico e particolari capacità di rendere più sopportabili le conseguenze della malattia.

Tre aree d’intervento: Somministrazione di test e questionari quali mezzi d'indagine per la ricerca, supporto psicologico e psicoterapeutico.

Counseling: offerta di uno spazio libero per i pazienti di dialogare e per gli operatori di discutere.

L’azione dei volontari con il racconto delle loro esperienze, delle soluzioni adottate per risolvere gli emergenti problemi conseguenti alla malattia, per creare un’atmosfera rasserenante, peculiare caratteristica degli operatori volontari delle Associazioni Coronariche.

Infine: “Arte terapia” supporto psicologico specifico fondato su di un'esperienza non verbale (la realizzazione del prodotto artistico) che si avvale del potenziale terapeutico e riparatore insito nel processo creativo con l'uso dell'espressione tipica delle arti visive al fine di far affiorare dall'inconscio, sentimenti, emozioni, conflitti e attraverso la creazione di un prodotto, che li rappresenti in modo socialmente accettabile e condivisibile. Il fine principale. quello di contribuire al rafforzamento dell'IO.

Per il trentennale dell'Associazione riuscimmo a accogliere e festeggiare in un locale del centro gli ultimi Soci Fondatori viventi assegnando a loro un distintivo in oro ed ai medici presenti uno in argento, un brindisi e le parole augurali del prof. Camerini chiusero la semplice ma. commovente cerimonia.

Il nostro impegno per la cittadinanza consisteva fattivamente, ancora nel "Comitato per la Sanità triestina" e nella predisposizione di "Corsi di resuscitazione ed uso del defibrillatore".

Si arriva con questi interventi ai termini del terzo mandato. Il gruppo dei consiglieri sentendo il peso dei nove anni trascorsi desideravano il ricambio tuttavia, nessuno dei soci si candidava per l'Assemblea elettiva. Fu un momento difficile, senza palesi soluzioni, la liquidazione di Sweet Heart secondo le disposizioni in tema di ONLUS oppure una soluzione transitoria per la ricerca di un nuovo Presidente e di nuovi Consiglieri. L'Assemblea dei Soci deliberò unanime per la seconda soluzione e solo per attaccamento e spirito di servizio gli uscenti accettarono il nuovo mandato ma, "sub condicione" di ritrovare a breve un gruppo pronto alle sostituzioni.

Dal 2010 vengono gradatamente inseriti in sostituzione di Consiglieri dimissionari Dario Gobbo, Giovanni Pignatelli, Domenico Bonifacio, Giorgio Alessi che costituiranno il nucleo di benemeriti pronti a candidarsi nel prossimo 2011.

Posso concludere questa parte della storia del nostro "Dolce Cuore" ricordando che eravamo riusciti a raggiungere tutto quello che ci eravamo impegnati nel lontano, ormai 1999, costituendo una squadra monolitica, appagati dal ben volere dei Soci e ben felici di ritornare "semplici iscritti."

 

 Tullio Stricca

  ex Presidente


Terza parte: Presidente Dario Gobbo (2011-2016)

 

Dario Gobbo

L'inizio

DAL NUOVO PRESIDENTE ...  da l'Informatore N. 94 (giugno 2011)

Inizio questo mio dialogo con voi attraverso il nostro Informatore ringraziando i membri del Consiglio Direttivo uscente che, non desiderando ricandidarsi, hanno concluso il loro impegno di volontariato alla dirigenza della nostra ONLUS.

Un ringraziamento particolare va a Tullio Stricca, perché ha diretto e coordinato il Consiglio Direttivo con dedizione, umanità e senso di responsabilità non comuni. la riconfermata fiducia per ben 12 anni alla presidenza testimonia da sola l'ampio consenso all'azione da Lui svolta a favore dei nostri associati. Se ne parlava con alcuni membri più anziani del direttivo; Tullio ha avuto il coraggio di prendere la guida di questa associazione in tempi difficili (aprile 1999): un bilancio economico dissestato per non dire fallimentare; contrapposizioni deleterie all'interno del direttivo; attività associativa che risentiva del difficile clima.

Tullio Stricca è stato sicuramente il Presidente della "ricostruzione" del nostro Circolo.

Al Presidente uscente va tutta la nostra riconoscenza per averci lasciato un'Associazione vitale, economicamente solida e con gli indispensabili collegamenti sociali ed istituzionali.

All'amico Tullio, di cui ho avuto modo di apprezzare lo spirito di altruismo, generosità e amore per il prossimo - caratteristiche del genuino volontariato - va la mia personale ammirazione, stima e gratitudine.

Al nuovo Direttivo l'impegno di percorrere la strada già segnata e l'onere di individuare nuovi obiettivi nell'attività di partecipazione e solidarietà per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale enunciate nel nostro Statuto.

 

Il Presidente Dario Gobbo

La conclusione

IL SALUTO DEL PRESIDENTE USCENTE  da l'Informatore N. 110 (maggio 2017)

Le cose belle passano velocemente. Quando le vivi con intensità non ti accorgi del tempo che passa. Per me questi sei anni di presidenza della nostra Associazione sono volati. La responsabilità della presidenza non ha rappresentato soltanto fastidiose pratiche burocratiche da seguire, scadenze da rispettare, opinioni diverse e giudizi da accettare, bensì opportunità di conoscere un mondo diverso, lontano dalla nostra abituale vita fatta di famiglia, lavoro e tradizionali rapporti sociali. Il mondo del volontariato ha sue caratteristiche peculiari. Trovi realtà di cui non sospettavi l’esistenza. Scopri disponibilità personali che è difficile trovare altrove. Incontri un mondo tanto diverso che ti arricchisce e fa maturare una visione di quanto accade attorno a te molto lontana da come i media quotidianamente ci propongono. Il mio pensiero va adesso alle tante e meravigliose persone che ho conosciuto nel mondo del volontariato, a tutti i collaboratori, soci ed amici della nostra accogliente Associazione per l’affetto che mi hanno sempre dimostrato e che mi ha indotto a fare di più e meglio. Ma va soprattutto a quella straordinaria e generosa squadra di amici che siamo riusciti a formare per dirigere Sweet Heart Dolce Cuore negli ultimi sei anni. Un presidente da solo fa poco. Una buona squadra raggiunge mete avanzate. Lascio la presidenza nella convinzione che sei anni sono sufficienti a realizzare un buon programma; continuando si corre il rischio di adagiarsi su quanto realizzato. Lascio la responsabilità all’amico Dino Bonifacio a cui mi lega una non comune empatia e un profondo senso di amicizia plasmata da tanti anni di vita associativa nella condivisione di obiettivi da raggiungere e problemi da risolvere; gli rimango a fianco disponibile a dare una mano nei modi in cui lui riterrà più opportuno. Un grazie ed un saluto a tutti.

Dario Gobbo


Quarta parte: Presidente Domenico Bonifacio (2017- a tutt'oggi)

 

Domenico Bonifacio

L'inizio

IL SALUTO DEL NUOVO PRESIDENTE  da l'Informatore N. 110 (maggio 2017)

"Cari Soci, porgo a tutti voi, anche a nome degli altri eletti alle cariche sociali, un affettuoso saluto e un sentito ringraziamento per la fiducia accordatami ed accordataci in occasione dell’Assemblea Straordinaria del 4 aprile scorso. Onorato per la nomina ricevuta, mi impegno a proseguire su quella strada maestra tracciata a suo tempo dai nostri soci fondatori che poneva come importanti principi per i cardiopatici la costante attività fisica, la ginnastica, nelle sue forme di prevenzione, di riabilitazione e di mantenimento, la socialità, la convivialità ed il volontariato, ancora oggi fattori molto importanti e di piena attualità. La nostra Associazione Onlus, prima in regione e ai primi posti in Italia per anno di fondazione, festeggerà il prossimo 4 marzo i suoi primi quaranta anni di vita e per celebrare degnamente la ricorrenza chiedo, fin da oggi, l’aiuto di tutti voi per una buona riuscita della stessa. Ringrazio il Consiglio Direttivo uscente per l’ottimo lavoro svolto nel corso dei suoi due mandati, ed in modo particolare l’amico Dario, sotto la cui presidenza sono state realizzate tantissime e riuscitissime manifestazioni. Con il mio personale impegno, con quello dei miei collaboratori e con l’aiuto di tutti voi Soci, sono certo che riusciremo a realizzare anche in futuro altrettante belle iniziative per fare sì che la nostra Associazione, oltre che per le sue precise peculiarità, possa essere considerata anche un luogo d’incontro, d’aggregazione per i Soci e di richiamo per i tanti affetti da patologie cardiache, nonché un prezioso e insostituibile riferimento per le Istituzioni operanti nell’ambito cardiologico. Un forte abbraccio a tutti voi".

Domenico Bonifacio

La conclusione

Siamo ai nostri giorni, e la conclusione del mandato dell'attuale Presidente ancora non c'è e, per il bene di SWEET HEART, speriamo non sia presto. Da non poco, abbiamo celebrato, presso il palazzo del Ferdinandeo, una magnifica festa: i quarant'anni dell'associazione.

Per amore del nostro sodalizio ci accingiamo a ricordare anche il quarantennale della nostra rivista: l'Informatore; stiamo preparando altri appuntamenti per la socialità e l'intrattenimento dei nostri iscritti. In due parole, "non demordiamo" ... e vedremo cosa ci riserverà il futuro!

Stellio Capato