LA NOSTRA STORIA
LA SECONDA GIOVINEZZA: QUELLA DELLA MAGGIORE ETÀ (1988-1993)
L'avvento del nuovo Presidente ed il ricambio di buona parte del gruppo dirigente del Circolo comportava, come del resto prevedibile, un leggero mutamento di rotta con conseguenti modifiche alla linea di condotta che, sino a quel momento, aveva guidato la politica dello Sweet Heart. Queste modifiche non saranno rivoluzionarie ma graduali e contenute, determinate non solo dalle nuove personalità emergenti del Circolo ma dal modificarsi dei tempi e della società civile, non muteranno le peculiarità della nostra Associazione ma, in un certo senso, le regolarizzeranno.
Uno dei primi problemi che si prospettavano alla nuova Amministrazione era quello di chiarire i rapporti con l'Associazione degli Amici del Cuore. I due Circoli, sorti nello stesso periodo, pur avendo finalità uguali, quali la lotta contro le malattie cardiovascolari e la collaborazione con le strutture ospedaliere, si presentavano con caratteristiche differenti, sebbene sussidiarie, nei riguardi della cardiologia triestina.
Gli Amici del Cuore, sorti autonomamente e con una visione prammatica sul come raggiungere gli scopi prefissi, avevano acquisito una struttura che, oserei dire, presentava un aspetto caratterialmente commerciale. Infatti, questa Associazione veniva ad assumere, nei riguardi della Cardiologia, sembianza di sussistenza prevalentemente economica quale complemento alle ormai usuali carenze che si verificavano nel sistema sanitario nazionale, regionale, locale. Il Circolo Sweet Heart, invece, era sorto nell'ambito stesso della Cardiologia in quanto formato prevalentemente da ex degenti, aveva sviluppato caratteristiche complementari alle metodologie di assistenza medica in campo cardiologico e nei riguardi dei terzi si esponeva a dimostrazione visiva e pratica sulla efficacia delle cure ricevute dai suoi soci ex cardiopatici.
Durante il primo decennio i rapporti tra le due associazioni erano stati caratterizzati da una certa reciproca freddezza, nonostante che da parte delle strutture cardiologiche si susseguissero solleciti inviti alla unificazione dei due gruppi; la naturale, direi logica, aspirazione a mantenere le proprie particolarità e la propria autonomia da parte dei due Circoli avevano sino ad ora frenato questi propositi. Contemporaneamente, parecchi dei nostri soci risultavano essere aderenti pure agli Amici del Cuore, e da parte di questi soci si avevano pressanti richieste per una maggior cooperazione tra le due Associazioni.
Il soddisfare queste esigenze diventava perciò una mansione da adempiere da parte della nuova dirigenza del secondo decennio. Ed infatti, il conseguente ritrovarsi delle due Associazioni nel nome dei comuni intenti dava origine ad una collaborazione di fratellanza, tutt'ora efficace e valida. Una situazione simile veniva in essere nel 1989, con il sorgere a Muggia del Circolo Cuore Amico. Questa nuova Associazione muggesana di cardiopatici, ispirata da alcuni apostati dello Sweet Heart contrari alla nuova dirigenza, creava un naturale ed imbarazzante antagonismo nell'ambito della stessa Provincia.
Bisogna infatti prendere in considerazione l'articolo 2, paragrafo "A" dello statuto dello Sweet Heart che recita: Riunire i Cardiopatici della Provincia di Trieste per mettere a disposizione degli Organi Sanitari le loro esperienze personali. Fortunatamente, alla Presidenza di questi due sodalizi di cardiopatici erano state poste persone di molto buon senso, le quali riuscirono a calmare bollori ed astiosità facendo intendere che questo antagonismo e dualismo non aveva alcun scopo di sussistere per soddisfare soltanto ambizioni personali e di prestigio, ma che dovevano esser ben presenti, ed erano di molto più importanti, gli scopi morali comuni alle due parti.
Pertanto. suddividendo nei due ambiti territoriali della stessa Provincia le attività sociali, queste potevano venir attuate localmente in modo migliore e più razionale, godendo anche di una reciproca assistenza e collaborazione. Conseguentemente già nel 1990 si aveva un accordo di collaborazione e l'Informatore metteva a disposizione del Circolo fratello uno dei suoi fogli. Questa collaborazione continua tutt'ora e da parte nostra non possiamo altro che constatare con soddisfazione il costante progredire del Cuore Amico di Muggia, fecondo in attività ed in costante crescita.
Ulteriore problema, che la nuova dirigenza doveva affrontare, era quello di chiarire i rapporti che intercorrevano con la FIAC, ossia la Federazione che intendeva riunire in campo nazionale tutte le Associazioni di Cardiopatici esistenti in Italia. Questi rapporti erano caratterizzati da un contenzioso prevalentemente di carattere amministrativo, dovuto a spese sostenute dalla FIAC ma non riconosciute dal nostro Circolo, tanto che il Consiglio Direttivo dello Sweet Heart, per diffondere le proprie ragioni, si faceva rappresentare alla Assemblea della FIAC del 1988 da un legale, all'uopo incaricato. Questo stato di fatti non migliorava negli anni successivi.
Nella Assemblea FIAC del 1989 il nostro Circolo decideva di astenersi da tutte le attività poste in essere dalla FIAC, non supportandone le relative spese ad eccezione dei pagamenti concernenti il canone sociale dovuto a quella Federazione. Questi rapporti venivano a peggiorare successivamente, anche per il prevalere nell'ambito FIAC dell'influenza dell'ambiente medico, con caratteristiche che minacciavano pure influssi di carattere politico. Ne risultava conseguentemente che il Consiglio Direttivo del nostro Circolo nella riunione del 20/10/92 stabiliva quanto segue: "Il Consiglio Direttivo decide di inviare il Vice Presidente Pietro Di Fusco a Firenze il 25/10/92 per presenziare all'Assemblea straordinaria della FIAC e portare il pensiero di quanto deciso nella riunione di cui all'oggetto. Il parere del Presidente e dei membri del Consiglio è del tutto negativo sull'operato della FIAC, dato i risultati piuttosto deludenti ottenuti finora. Il Presidente prospetta la costituzione di una Consulta per ogni Regione (ad esempio come la nostra), inoltre propone la rifondazione della FIAC stessa, creare un nuovo statuto ed un nuovo Consiglio Direttivo, il quale dovrà essere composto da un rappresentante di ogni Regione. Il Vice Presidente Pietro Di Fusco dovrà, inoltre, astenersi dal prendere od approvare qualsiasi decisione venisse presa in Assemblea, senza prima aver sentito il parere di questo Consiglio Direttivo". Nel verbale della successiva riunione del Consiglio Direttivo, ossia quella del 10/11/92, si legge: "Si prende in esame il caso FIAC. Il Vice Presidente Di Fusco legge la relazione della Assemblea Straordinaria della FIAC il 20/10/92. Il Vice Presidente Di Fusco, oltre ad aver rispettato il volere del Consiglio Direttivo, ha ottenuto praticamente quello che il nostro Consiglio si attendeva, perciò il suo parere è quello di rimanere nella FIAC, attendere le decisioni del Comitato di Studio, dare, in altre parole, ancora una possibilità alla FIAC prima di uscire definitivamente dalla Federazione. Di parere diametralmente opposto il Presidente Scrobogna, il quale vorrebbe uscire subito, dati i risultati del tutto negativi ottenuti dopo sei anni di attività.
Il Consigliere Maiola propone di rinviare la decisione sulla votazione se uscire o meno dalla FIAC. Il Consiglio Direttivo accetta la proposta e rinvia la decisione definitiva al prossimo Consiglio Direttivo". Effettivamente, da quanto risulta allo scrivente, non si riscontra alcuna decisione in merito alla uscita dello Sweet Heart dalla FIAC che sia stata ufficializzata dai successivi Consigli Direttivi, posti sotto la Presidenza di Scrobogna. Ma il sussistere di questo stato conflittuale con la Federazione in campo nazionale, aveva invece comportato contatti sempre più stretti e frequenti con le Associazioni di Cardiopatici esistenti nell'ambito delle Tre Venezie. I primi contatti si erano stabiliti sin dal 1988 in seguito a scambi e visite sociali con le Associazioni di Castelfranco Veneto e di Piove di Sacco. Culminavano nel 1992 con la promozione di una "Consulta delle Associazioni del Cuore del Nord-Est", o meglio del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. A questa Consulta partecipavano oltre che Muggia, Castelfranco Veneto, Piove di Sacco, anche le Associazioni di Vicenza, San Donà di Piave, Monselice, Montebelluna, Bassano del Grappa, Pordenone.
Nel 1989 si rinnovava il nuovo contratto con la U.S.L., mentre proseguivano i contatti con le altre Associazioni del Volontariato triestino. Venivano curati ulteriormente i rapporti sia con la stampa che con la televisione. Infatti, nel 1988, una delegazione del nostro Circolo veniva invitata a visitare la nuova sede del "Piccolo". Si mantenevano saldi pure i contatti con la RAI, particolarmente tramite il dott. Mario Trufelli, animatore della nota e fortunata trasmissione "Check-Up". Proseguivano altresì le normali attività del Circolo. Le usuali e periodiche visite ai degenti in Cardiologia e Cardiochirurgia dell'Ospedale Maggiore si estendevano, nel 1988, pure al reparto cardiologico del Burlo Garofolo, con doni di libri ai piccoli ospiti. Nel 1989 queste visite si ampliavano pure a Cattinara, ma con una intensità minore.
In sede, seguitavano le misurazioni della pressione a favore della cittadinanza e nel 1992 si iniziava il nuovo servizio, a favore dei soci, ossia quello consistente nella valutazione del colesterolo. Il classico "Festino sotto l'Albero" natalizio si trasferiva, nel 1989, dalla Stazione Marittima alla Ginnastica Triestina, mantenendo le usuali elargizioni di premi e riconoscimenti di borse di studio. Le marce classiche, quali la Carsolina, la Settembrina, la Ciclamina, che avevano avuto precedentemente una larga partecipazione di soci, si riducevano gradatamente fino a perdere quei primati di partecipazione, con relative coppe, per i gruppi più numerosi che le avevano anteriormente caratterizzate. Anche una marcia sociale denominata "Passeggiata Dolce Cuore", organizzata nel 1989, aveva poco successo di partecipazione. Evidentemente, con l'andar del tempo, i nostri soci si impigrivano. Resisteva la classica gita sociale sul monte Lanaro che, nel 1988, fu gratificata dalla compartecipazione dei soci del Circolo dei Cardiopatici di Castelfranco Veneto. È importante notare che nel 1988 si stipulava pure un accordo con i radioamatori del "Radio Club di Trieste" con il quale questi volontari davano assistenza radio durante le nostre marce, onde aver, in caso di incidenti, un pronto ed immediato soccorso. Continuavano, invece, ad aver successo le gite sociali che si susseguivano frequenti e che talvolta ci permettevano contatti con i Circoli di Cardiopatici esistenti nei luoghi visitati. Si succedevano negli anni, abbastanza regolarmente, le manifestazioni dedicate alle "Giornate del Cuore".
Nell'ottobre del 1988, questa giornata veniva celebrata in piazza Unità in concomitanza ed in compartecipazione alla Giornata del Volontariato. Nell'anno successivo veniva ad assumere maggior rilevanza, sia per la formazione di postazioni fisse in varie zone del circondario (18 - 22 settembre) e per postazioni fisse in vari punti della città (24 settembre), principalmente dedicate alla misurazione della pressione arteriosa, sia per l'organizzazione di una serie di conferenze e di una mostra, concernenti le malattie cardiovascolari, svoltesi il giorno 23 settembre alla Fiera di Trieste. Negli anni successivi le Giornate del Cuore erano caratterizzate soltanto dalle postazioni fisse del circondario e cittadine, ma sempre gratificate da una larga partecipazione di pubblico. Nel 1992 le giornate del cuore, eccezionalmente, furono abbinate al Meeting della Cardiologia Triveneta e dell'Alpe - Adria, in quanto l'organizzazione di questo meeting era stata affidata al nostro Circolo.
Proseguivano regolarmente e con successo i corsi della Ginnastica di Mantenimento. Alla sempre maggior richiesta di partecipanti si opponeva la sempre cronica maggior difficoltà a reperire ambienti idonei allo svolgimento di questi corsi. Grazie ad un intervento del comm. Rovis, si potevano iniziare, nel 1989, i corsi presso la Ginnastica Triestina, che era però disponibile soltanto la mattina e poteva soddisfare due dei quattro turni richiesti. Restava pertanto giocoforza il dover usufruire pure delle strutture pubbliche per poter soddisfare le esigenze dei vari partecipanti. Essendo non disponibile la palestra della scuola Julia, a causa di lavori di ristrutturazione, per alcuni anni si ebbero trasmigrazioni varie. Si usufruirono, nel tempo, della palestra di un circolo sportivo sito presso la stazione di Campo Marzio, di quella della scuola Rittmeyer di Barcola, della scuola Lovisato in via Svevo. Fortunatamente, nonostante tutte queste difficoltà, i corsi poterono svolgersi nel modo più possibile regolare. È veramente importante notare che questi corsi, precedentemente diretti da soci disponibili a questo compito ma professionalmente non abilitati, venivano posti, nel 1989, sotto la guida di professori di ginnastica, laureati all'ISEF (Istituto Superiore di Educazione Fisica) e particolarmente specializzati per la mansione loro affidata. Ai corsi della ginnastica di mantenimento si affiancavano negli anni 1988 e 1989 pure dei corsi di ginnastica Yoga, che ebbero una discreta riuscita.
Una iniziativa di indubbio successo nasceva nel 1988, ossia la ormai famosa gara di bocce denominata "Lui e Lei". Credo sia sorta spontaneamente per iniziativa di alcuni soci, ma veniva subito recepita dal gruppo dirigente che se ne assumeva il patrocinio. Anche questa manifestazione, che si ripeterà con sempre maggiori affermazioni negli anni successivi, è ora diventata un patrimonio delle attività caratteristiche del nostro Circolo di cardiopatici.
Nel 1990 ricorreva il decennale di fondazione dell'Informatore, creato, gestito, diretto dall'amico Sergio Borri. Ma in questa occasione, avendo il dott. Borri ritenuto esaurito il suo compito, il Circolo affidava la Direzione del suo giornale prima al Sig. Firmiani e successivamente al prof. Gherbitz. Nel periodo in esame, ossia quello della Presidenza Scrobogna, nelle Assemblee Straordinarie degli anni 1989 e 1992 si ebbero ulteriori modifiche allo Statuto del Circolo. concernenti sia una chiarificazione di alcune norme, che potevano dare adito a dubbi interpretativi, sia innovazioni aventi lo scopo di adeguare meglio le necessità di un Circolo in continua espansione. Ulteriori modifiche venivano apportate pure al Regolamento Elettorale, con lo scopo di garantire maggior segretezza e correttezza nelle operazioni di voto. Alla scadenza del suo mandato, durante la Assemblea ordinaria del marzo 1993, Aurelio Scrobogna non si presentava più candidato alle elezioni sociali. Si chiudeva così il secondo ciclo Presidenziale in concomitanza della ricorrenza quindicinale della fondazione dello Sweet Heart. In quelle elezioni risultava eletto Presidente Silvano Sai, che alla testa del rinnovato Consiglio Direttivo, si accingeva nel difficile compito di guidare il nostro Circolo verso mete future.